domenica 15 gennaio 2012

Storyboard per "Il Fine"


Lo storyboard definitivo per una cupa storia di mia invenzione, spero vi piaccia, e se no: cavoli vostri!
1 - "George era un bravo revisore contabile.
Non aveva mai sbagliato una valutazione economica della sua azienda.
Non aveva mai falsato nemmeno un cartellino del parcheggio.
Era una persona mite ed ordinata."


2 - "Nessuno si sarebbe stupito della sua reazione quando incappò nel Documento.
Era apparso durante uno dei tanti controlli contabili di routine; fu durante lo scrutinio  dei documenti della società riguardanti le sue donazioni di beneficienza che George scoprì le prove di una frode fiscale.
L'irregolarità che George contemplò sul documento lo faceva sentire strano, quasi “sporco” all'idea di far parte dell'azienda che si era macchiata di tale crimine, si sentiva quasi disgustato."

3 - "-Un'irregolarità nelle ricevute per le opere di carità?- disse al telefono l'amministratore Johnson
-Beh, sono sicuro che non sia nulla di grave, sicuramente una cosa risolvibile. Ho poco tempo per queste cose, ma se mi volesse raggiungere brevemente nel parcheggio alla fine della giornata sarò lieto di prendere visione di questo documento. E, ovviamente, di agire di conseguenza!-
Molto rassicurato dalla telefonata George passò il resto della giornata molto più tranquillo.
L'amministratore, si ripeteva, avrebbe risolto la cosa e rimesso in regola la compagnia.
Si sarebbe fatta la cosa giusta anche se si fosse dovuto pagare una multa.
Tutto si sarebbe risolto.
George arrivò puntuale, com'era sua abitudine, alle 5, nel parcheggio.
L'amministratore arrivò qualche minuto dopo di George, lo salutò e cominciò subito ad esaminare il Documento.
-Ha ragione! Bisogna assolutamente fare qualcosa!- disse il dirigente, tra una boccata di sigaro e l'altra, facendo tirare un sospiro di sollievo al povero, preoccupato George."

 4 - " "

 5 - "George non potè che stare a guardare a bocca aperta mentre l'amministratore se ne andava sgommando con la sua auto, sollevando una grossa nuvola di cenere...
- Tutto risolto!- venne sghignazzato dal finestrino prima che l'auto uscisse definitivamente dal parcheggio.
Il giorno dopo George, ancora esterrefatto dal comportamento dell'amministratore, non riusciva a lavorare come suo solito.
Non  riusciva a smettere di pensare al signor Johnson, a come l'azienda ed il suo massimo dirigente
stessero facendo qualcosa di sbagliato.
A come il male, senza il Documento, non si poteva fermare."
6 - "Ma non si poteva non fare niente! Bisognava fare qualcosa! Bisognava chiamare la polizia!"

 7 - "-Non prendiamo decisioni affrettate, contabile. Non c'è bisogno di agitare le acque- disse colui che lo aveva fermato.
Alzando lo sguardo George riconobbe Harold, un informatico che lavorava al piano superiore al suo, agitava in aria un dischetto che recava la scritta: “camera 71 ore 5”.
-Sai, qua sopra ho la registrazione delle telecamere di sorveglianza del parcheggio, compreso il tuo tête-à-tête con il capo, con tanto di audio!-
George elaborò l'informazione, ed un grande sorriso si allargò sulla sua faccia. Subito si allungò per prendere il dischetto, ma quello era già sparito in una delle tasche della giacca di Harold.
-Un momento! Vedi, probabilmente quelli che, credo, stessi or ora per chiamare sarebbero molto interessati a questo dischetto; ma io penso che il nostro amministratore potrebbe esserne molto più interessato di loro. Ed io e te potremmo aiutarlo ad impossessarsene senza che nessun altro ne sappia mai nulla... per un lauto compenso, ovviamente! Che ne pensi?-
Sul volto di George scese l'ombra del dissenso e la sua risposta fu così categorica nel sottrarsi al prendere parte ad un simile illecito che Harold fece un paio di passi indietro.
Poi aggiunse -Ehi, ok, vedo che non ti interessa la cosa. Tieniti pure la tua preziosa integrità ma...- continuò con voce più bassa e minacciosa -...tu vedi di non fare chiamate stupide. Non mi voglio perdere questa occasione per qualche impiegatuccio ficcanaso. E comunque, questa è oramai l'unica prova che rimane!-
E detto questo, Harold se ne andò.
George rimase lì, arrabbiato e sconsolato allo stesso tempo.
Sembrava non esserci alcuna soluzione, sembrava non esserci modo per far andare le cose nel modo giusto.
L'unica prova della colpevolezza dell'amministratore Johnson era nelle mani di Harold."

8 - "Bisognava fare qualcosa. Pensava George. O nessuno sarebbe stato punito per le sue malvagità!"

9 - "George cercava nello studio buio di Harold a tentoni, sperava che la registrazione fosse in qualche cassetto, ma nella fretta non si preoccupava abbastanza di fare silenzio.
-George? Sei proprio tu?-
Harold stava sulla porta dello studio, il suo stupore diventava rapidamente un ghigno di scherno mentre parlava.
-Beh, sono colpito. Non ti credevo capace di tanto pur di assicurare il capo alla giustizia. Ma questa situazione, sai, è quanto di meglio potesse mai accadermi in realtà!-
George era paralizzato, non sapeva cosa fare o dire.
-Adesso posso liberarmi di te! Quando sarai dietro le sbarre per furto nessuno crederà mai alle tue farneticanti teorie su amministratori truffaldini e cattivi impiegati riccattatori! Dovrei proprio ringraziarti George!-
George era terrorizzato. Lui sarebbe andato in prigione?
“No” pensava “Se io vado in prigione l'amministratore la farà franca, e anche Harold. Io ho solo fatto la cosa giusta.”
Harold stava componendo il numero.
Bisognava fare qualcosa.
Subito!
George cominciò lentamente a muoversi, come in trance.
“Io... IO sono il buono!” gridò..."

10 - " "


11 - "La polizia pensò che Harold fosse stato ucciso da un ladruncolo durante una rapina finita male.
Il caso fu accantonato in quattro e quattr'otto senza che nessun colpevole fosse trovato.
Qualche giorno dopo la polizia entrò negli uffici dell'amministrazione e portò via il signor Johnson, in manette e piagnucolante.
Lo fecero salire sulla volante, e nessuno lo vide mai più. Sembra che le prove della sua colpevolezza fossero arrivate alla polizia in un pacco anonimo.
L'azienda dovette pagare diverse multe per gli illeciti perpetrati, ma il nuovo dirigente sistemò tutto in tempi straordinariamente minimi.
A George piacque molto lo spettacolo dell'amministratore che veniva portato via, che si potè gustare dalla finestra del suo solito ufficio. Quando la volante fu scomparsa e il suono delle sirene dissolto in lontanaza, si risedette sulla sua solita poltrona e riprese il suo solito lavoro."

12 - "Era felice.
Tutto si era rimesso a posto.
Tutto era tornato normale..."

Tempere, Pastelli a matita, Pastelli ad Olio, Acrilico, Collage, 13 x 11 tutte le pagine.

Nessun commento:

Posta un commento